selezione dei paramenti esposti
Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi

Il percorso definisce un itinerario storico che dal XVII secolo giunge alla fine del XIX secolo.

I paramenti liturgici oltre ad esprimere la mentalità teologica e liturgica promossa prevalentemente dal Concilio di Trento, rivelano l’evolversi del gusto e delle tipologie tessili e decorative.

Prevalgono tessuti provenienti dall’area napoletana, dai gros e taffetas laminati ai damaschi classici, sino ai tessuti ottocenteschi e dei primi decenni del Novecento, lavorati nella colonia di San Leucio presso Caserta e più spesso elaborati da schiere di ricamatrici locali o all’interno di complessi monastici benedettini.

Da un punto di vista decorativo si noterà, nel percorso espositivo, la prevalenza dei motivi floreali il cui uso, legato al valore simbolico, è stato favorito dalla stampa di antologie sull’uso e significato sacro dei fiori.

Riconoscibile l’utilizzo, in alcuni corredi, del motivo della melagrana simbolo per eccellenza di prosperità e fertilità ma anche della Passione di Cristo e della Resurrezione.

Nel Settecento e nell’Ottocento si aggiungono i simboli dell'Eucarestia: vite e spighe di grano accanto a figurazioni ed immagini spesso relative alla vita di Cristo, della Madonna e dei Santi.

Gli esemplari esposti attestano, altresì, il ruolo dei Vescovi succedutisi nella Diocesi di Molfetta, che non disdegnarono di legare anche ai paramenti il ricordo del loro episcopato, facendo inserire gli stemmi tra i motivi decorativi di pianete, piviali e mitre.

 
Galleria dei Paramenti liturgici
GALLERIA DEI PARAMENTI LITURGICI